Strega sei grande! Il Verona la pareggia solo su rigore allo scadere, Abisso rovina una splendida partita

verona benevento

Una pazza Strega incanta al Bentegodi e fa sudare freddo la capolista Verona. Al vantaggio di Cissé risponde Luppi, poi Lucioni riporta di nuovo i giallorossi in vantaggio. Abisso nella ripresa si prende la scena e si rende protagonista di due espulsioni folli, la prima a Cissé, la seconda a Pazzini. Gli sforzi finali (e anche sterili) degli scaligeri vengono premiati con un rigore concesso per fallo di Venuti su Souprayen, da rivedere. C’è tutto in questo match: gara aperta e intensa sin dalle prime battute, il Benevento non si fa intimorire dal fattore campo e al 10′ si porta in vantaggio grazie ad una bella azione e conclusione finale di Cissé, protagonista in positivo e in negativo di questo anticipo. Il Verona alza il baricentro alla ricerca del pronto pareggio e giusto dieci minuti dopo lo coglie con una bella azione sulla sinistra di Souprayen che pesca Luppi al centro che con una zampata insacca. La Strega è padrona del centrocampo: Chibsah-Viola coppia perfetta. Verona impreciso in fase di impostazione, perde palloni a iosa regalandoli a Falco e Ciciretti, imprendibili. Cissé sfonda di nuovo la rete ma per l’arbitro Ceravolo al momento dell’assist era in fuorigioco (millimetrico). Al 27′ la Strega si porta nuovamente avanti: punizione di Cicero a rientrare, Lucioni tutto solo e dimenticato in scivolata batte Nicolas. La Strega vola, è meravigliosa nel cielo piovoso di Verona. I padroni di casa perdono la bussola, gli stregoni non sfruttano i diversi contropiede in loro favore, dall’altra parte risponde Bessa con una botta dal limite che sibila vicino al palo. I giallorossi offrono una prova intensa, nella ripresa i ritmi calano e il Verona, come giusto che sia, si sbilancia in avanti alla ricerca del pari. Pazzini sempre in fuorigioco (gli unici a neutralizzarlo), funzionano tutti gli schemi della difesa, impeccabile, Bessa ci prova nuovamente da posizione defilata ma palla ancora fuori di un niente. Occasione per Luppi sugli sviluppi di un angolo, sotto porta chiudono Cragno e i difensori. Il Benevento non ha più energie per attaccare, Ceravolo non ha un sostituto e deve sputare sangue lì davanti, poi Abisso decide di prendersi la scena.

EPISODI
Si, perché la partita è stata decisa da episodi che hanno letteralmente cambiato il corso del match, innervosendo una partita tesa soprattutto per gli scaligeri, costretti a rincorrere. Cissé viene ammonito per aver commesso un fallo su Bessa (ma poco prima era stato Bessa a rubargli il pallone in maniera irregolare e non sanzionata dall’arbitro). All’improvviso Abisso estrae il rosso, cinque minuti dopo l’ammonizione. INSPIEGABILE. La partita si innervosisce e l’arbitro non ha più il polso della gara, estraendo il rosso anche a Pazzini reo di aver dato un calcio a Cragno in uscita sul pallone. Espulsioni inventate entrambe: l’unica spiegazione per quella del Pazzo è la compensazione per l’errore commesso in precedenza. Il Verona spinge ma è impreciso sotto porta, fin quando non arriva l’episodio del rigore al 90′: Venuti rincorre Souprayen che entra in area, inciampa su una zolla e cade sul giocatore, commettendo fallo da rigore per Abisso. Romulo trasforma e chiude il match infuocato sul 2-2. La Strega merita sul piano della prestazione e del gioco, cinico e concreto. Verona che si aggrappa agli episodi, giocando ancora da trasferta in casa propria, spesso e volentieri in contropiede. Merito della Strega o demerito degli scaligeri? La Strega se ne esce dal campo arrabbiata, ma col merito delle armi. SEI GRANDE!

LE PAGELLE
CRAGNO 6,5: impegnato davvero poco, i tiri imprecisi del Verona non lo hanno impensierito più di tanto. Bravo su Luppi, sempre vigile.

VENUTI 6: l’unica pecca è il fallo da rigore che ha dato il pareggio al Verona, per il resto gara di intensità e cuore contro un Souprayen che spingeva sempre su quella fascia (dal 91′ Gyamfi sv).

CAMPORESE 7: un muro invalicabile.

LUCIONI 7,5: gara sontuosa. Lui e Camporese hanno neutralizzato Pazzini. Difesa dagli schemi perfetti. Il suo gol del 2-1 stava regalando un sogno sfumato alla fine… Cuore di capitano.

PEZZI 6,5: imprendibile su quella fascia, tante le scorribande. Talvolta lascia qualche buco, corre con quattro polmoni per ripiegare.

CHIBSAH 6,5: spesso impreciso, talvolta fondamentale. La coppia con Viola dà un’ottima impressione, complementari.

VIOLA 7: un metronomo, alla prima in giallorosso non sbaglia un colpo. Piede fatato, intelligenza e precisione.

CICIRETTI 7,5: repentino, funambolico, crea il panico nella ballerina difesa di casa. Ripiega in difesa quando serve, esce che non ne ha più (dall’87’ Matera sv).

FALCO 7,5: il duo con Ciciretti fa faville, imprendibile e brevilineo. A centrocampo ripiega spesso come vertice basso per recuperare e smistare palloni su palloni (dal 74′ Melara 5,5: entra a partita compromessa e cerca di dare il suo contributo).

CISSÉ 6,5: danneggiato dall’espulsione che noi, seduti a casa, riteniamo che si poteva evitare, ha sentito talmente il match da sfondare due volte la porta. Nella seconda occasione però il gol è stato annullato. Beccato dai beceri tifosi di casa, risponde alla grande sul campo. La prossima volta non parlare con Abisso…

CERAVOLO 6,5: quanta fatica lì davanti! Solita gara di sacrificio e consistenza, attacca la profondità ma resta il solo nella ripresa, sfinito.

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