
1. BENEVENTO CAPITALE DEL REGNO DI RE ALFONSO D’ARAGONA PER 7 ANNI
Misteri della Valle Beneventana che ebbero inizio dopo il terribile terremoto del 1347 che distrusse l’antica Civitate Beneventana e fece nascere la nuova arcidiocesi di Benevento e il Nuovo Sannio intorno al sedile arcivescovile e ai 29 paesi del circodario ricostruiti intorno a delle Rocche che facevano capo alla Rocca dei Rettori del Papa di Avignone, da Pietrastornina a Tocco, da Vitulano ad Apice. Ma questo è solo l’inizio che ci porterà a studiare Benevento quando divenne capitale del Regno di Sicilia di Re Alfonso d’Aragona, nei 7 anni in cui Re Renato d’Angió resistette a Napoli, e poi capoluogo del Principato Ultra per 80 anni, quando i papalini furono sloggiato ad Ariano e Apice, strappate al Regno, lungo l’Appia antica, prima del 1501, quando crollò il primo dei Ponti del Dragone, dopo l’ultimo viaggio della Regina Isabella del Balzo da Barletta a Benevento, per la incoronazione a Napoli, lasciando la Rocca nelle mani degli Sforza di Milano.
2. IL GIURISTA ELISEO DANZA TRADOTTO PER LA PRIMA VOLTA DAL LATINO
Eliseo Danza riferisce del drago ucciso nel XV sec. nel bosco tra Montefusco e San Nicola Manfredi. Un contemporaneo di Eliseo Danza, Andreano de Ruggero di Atripalda, pubblica un dramma pastorale ambientato nella valle del Sabato in epoca ancora pagana incentrato sulla uccisione del drago che infestava la valle. Già Eliseo Danza rivolge la sua attenzione a situazioni più concrete dei suoi tempi: i banditi che in Benevento, città non del Regno di Napoli, trovavano spesso il loro rifugio. Il fenomeno del banditismo nella città sannita viene descritto diffusamente da un romanziere polacco, Jan Potocki (1761-1815) nel libro “Manoscritto trovato a Saragozza”.
3. NICOLO’ FRANCO INEDITO: RIVELAZIONI SULLO SCRITTORE BENEVENTANO
La vita di Nicolò Franco, giustiziato a Roma nel 1570, ha da sempre interessato gli studiosi. Il poeta e scrittore beneventano è stato a contatto con i personaggi più in vista del secolo XVI. Il preside si sofferma su uno dei suoi dieci dialoghi, quello dei poeti all’inferno. Un dialogo che può sembrare irriguardoso della tradizione letteraria classica, ma che tale non è ad una lettura più attenta. Una rivelazione di intrighi editi ed inediti.
4. MARCO BENEVENTANO, IL MATEMATICO SANNITA SCONOSCIUTO AI PIU’
Con Marco Beneventano gli interessi squisitamente letterari cedono il posto a quelli più propriamente scientifici. Un trattato di matematica in latino (una ottantina di pagine), che sarà proposto in traduzione italiana con un commento, affidato a specialisti, sui rapporti delle scienze in età umanistica con le conoscenze scientifiche degli arabi.