
“Se riusciamo a sviluppare i temi ambientali incrociandoli con le abitudini e qualità della vita avremmo svoltato”: parola di Fulvio Bonavitacola, presente alla tavola rotonda “La Campania per il clima. Nuove idee per la sostenibilità ambientale” organizzata dal Coordinamento Sostenibilità Ambientale dell’Osservatorio Gestione Rifiuti della Regione Campania presso il polo didattico del Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università del Sannio.
“Nel Sannio – ha affermato – ciò è possibile grazie al contesto paesaggistico, inoltre la ricerca e la conoscenza dell’università sono essenziali per la politica che oggi è tecnica di governo, per prendere decisioni e informare correttamente i cittadini. Oggi c’è una distorsione della realtà e noi dobbiamo far trionfare la verità”. Il vice di De Luca in città non solo per partecipare all’incontro sulla sostenibilità ambientale ma anche per incontrare vertici dell’Ato e della Samte alla Rocca sull’annosa questione del ciclo integrato dei rifiuti: “Sembra più una sala parto ma anche i passi più complicati portano alla luce qualcosa di buono. Finalmente alcune incomprensioni sono state superate, dobbiamo mettere alcuni punti fermi: il completamento dei lavori alla discarica di Sant’Arcangelo che sarà a servizio del Sannio e dove dobbiamo conferire rifiuti combusti e non combusti dello Stir, che bisogna liberare e rendere funzionale. Poi qui separatamente consentire un impianto di compostaggio anaerobico moderno anche per produrre energia. Questa è la road map, nel frattempo stiamo mantenendo gli impegni anche per rimuovere le ultime testimonianze del secolo scorso dei siti di ecoballe a Toppa Infuocata. Noi faremo la nostra parte come sempre e credo che si stia creando una buona collaborazione istituzionale”. Passaggio anche sui dipendenti della Samte: “I lavoratori hanno ragione da vendere, sono le principali vittime di una serie di lungaggini ma credo questo programma offrirà loro un orizzonte lavorativo serio”.
Al “cubo” di via dei Mulini il confronto tra esperti, docenti, imprenditori e amministratori sulla svolta green in Campania all’interno della tappa del tour previsto negli atenei propedeutico al forum regionale della sostenibilità. Il presidente dell’ORGR Enzo De Luca: “La Regione ha messo in campo un coinvolgimento di conoscenza, di azione e prevenzione sul tema ambientale con la legge 14 sui rifiuti e la legge 15 sulle acque, oltre all’attenzione verso la transizione ecologica e la sostenibilità. Al di là del Recovery e del Pnrr, se non c’è una presa di coscienza dei territori comunali non riusciremo a spendere tutte le risorse a disposizione, per questo abbiamo pensato di coinvolgere il mondo accademico, scientifico e culturale. Il covid e la guerra hanno provocato dei rallentamenti ma a volte ho l’impressione che gli enti locali non si rendano conto di queste opportunità”. E sugli impianti: “Gli unici che fatturano sono le organizzazioni malavitose, mentre ogni volta che bisogna fare un biodigestore o una stazione di trasferenza c’è una protesta. Il mondo imprenditoriale deve avere un po’ di coraggio in più”.
In rappresentanza delle imprese il presidente di Confindustria Oreste Vigorito, che ha raccontato nel suo intervento la propria esperienza da pioniere dell’eolico: “I passi per raggiungere i traguardi prefissati in Regione sono dettati dal Pnrr” ha affermato alla stampa presente. “Ognuno di noi dovrà fare un sacrificio, abbiamo l’esigenza di ripulirci. La Regione ha un piano per rifiuti e rinnovabili, bisogna attuarlo e i primi a doverne essere convinti siamo noi. Le leggi si fanno ma non si applicano, quando vengono introdotte delle nuove c’è sempre un richiamo alle vecchie piuttosto che abrogare queste ultime. Leggevo ieri il decreto sulla semplificazione delle rinnovabili e dopo mezza pagina l’ho chiuso. Se l’Europa vuole il rispetto rigoroso del Pnrr perderemo parecchi fondi. Non c’è il pragmatismo dei popoli del nord ma abbiamo pur sempre l’abilità italiana di poter far cambiare le regole…”.


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