A tutto Mastella: “Perifano come Trump, gli unici a non chiamare i vincitori”

“Tutti tranne Trump e Perifano al mondo non hanno chiamato i rispettivi vincitori alle elezioni, quando perse con me Del Vecchio fu almeno corretto”: il giorno dopo è il tempo dei bilanci per Clemente Mastella che si appresta a vivere il suo secondo mandato da sindaco di Benevento. Numeri, riflessioni e qualche piccola indiscrezione anche se i temi restano sempre gli stessi nonostante la lunghissima stagione elettorale sia oramai definitivamente alle spalle.
Ora è tempo di smaltire le scorie e guardare avanti: “Prendo atto del fatto che faranno una opposizione corretta, anche la sua sarà un’opposizione da avvocato amministrativista: non ci spaventa” afferma durante il suo discorso in riferimento all’avversario sconfitto al ballottaggio, Luigi Diego Perifano, che secondo lui “ha avuto momenti di gloria perché era mio avversario, ma poi la gloria finisce”. Il consenso del candidato di ApB si è radicato al centro e nella zona alta della città, nelle contrade e nei rioni popolari veleggia invece il vessillo mastelliano: “La parte periferica ha votato per me, la parte alta di meno ma io non sono figlio di quella gente ed è giusto che sia così. C’è un bisogno marcato di risposte nelle contrade, a prescindere dal dato elettorale. Ma poi guardate – riflette – ho visto un post che cita la “Benevento rurale”. I radical chic e fricchettoni invece inorridiscono se dico paesone…”.
Lo scontro verbale che dovrà necessariamente essere appianato in Consiglio, quantomeno per rasserenare gli animi in vista dell’insediamento a Palazzo Mosti. “Voglio ringraziare Raffaele Del Vecchio, è stato quello più attaccato ed era difficile fare una scelta come la sua. E’ stato un avversario leale e siamo diventati poi amici”. Una considerazione che fa il paio con le accuse arcinote al Pd ‘decariano’: “E’ una soddisfazione enorme, poi si è visto che avevo tutti contro. Puoi anche votare contro di me ma non fai questa parata inutile. Allora vuoi vedere che c’era una qualche loro remora personale su Pnrr e Puc? A pensar male si fa peccato ma spesso… Ma quante amministrazioni Pd sono state sciolte per camorra e fate la morale a me? Per fortuna qualcuno del mondo cattolico ha iniziato a pensare, tranne qualcuno che aveva interessi particolari. Ringrazio anche le comunità evangelica e musulmana. Io non guadagno sulla povera gente, io sono sindaco del popolo e per me il popolo è tutto, con la responsabilità di utilizzare al meglio tutte le risorse”.
E la Giunta? C’è tempo una settimana, prima riposo anche se le mire e le ambizioni tra i mastelliani non mancano: “Devo essere prima dichiarato eletto dal tribunale poi penserò alla Giunta” si smarca così, fornendo però un dato indicativo sul metro di scelta degli assessori: “Seguo la logica democristiana, ti sporchi le mani chiedendo i voti e poi si mette un esterno? E’ giusto che ci sia qualcuno di esterno ma devi tener anche conto degli sforzi dei non eletti e di chi si è impegnato”. Ma il tema di discussione è sicuramente il contorno politico che va delineandosi e che Mastella ha da subito rilanciato dopo aver mantenuto la carica di primo cittadino, ovvero creare un’area di centro che guardi alle future elezioni Politiche. “Confermo che farò un mio movimento nazionale, lo ritengo fondamentale e poi alla mia età me lo posso anche permettere” ha così esordito in conferenza stampa, replicando invece ai cronisti in merito al post di Calenda che su Twitter a un fronte allargato con l’ex Guardasigilli e Renzi ha cinguettato “Anche no”: “Pazienza, me ne farò una ragione ed eventualmente se la farà lui, mica Mastella sottostà a Calenda e agli altri. Se si realizzano le condizioni stiamo insieme altrimenti vado per la mia strada, qualcosa di voti io la porto”.
“E’ tornata finalmente in campo la politica dei politici: i tecnici vanno utilizzati in maniera parsimoniosa ma non devono essere il riferimento” ha commentato così il dato nazionale. “Pd e 5Stelle insieme non vanno da nessuna parte e si è visto a Benevento. La sconfitta clamorosa è quella dei 5Stelle che vengono proprio eliminati e spazzati via. Poi questa cosa di Conte che avete detto… ma che Conte, altrimenti avrebbero anche evitato l’endorsement. Diciamo la verità: con questi me la sono giocata un po’ io così” esclama in brodo di giuggiole, mentre sul centrodestra “hanno fatto un suicidio politico incredibile. Poi anche il fatto del premier: va scelto in maniera diversa e nell’area moderata non estrema. Metti Letta contro Meloni: rischia di vincere Letta anche se fin a quando non mi chiede scusa i miei voti non ce li ha perché ci sono rimasto male sul piano dell’amicizia. Ora gli deve regalare (ndr a Perifano) la fascia tricolore, ma col tricolore francese perché quella italiana sta sulle mie spalle”.
Un successo quello di Clemente Mastella che a suo dire ha avuto un’eco in tutto il Paese: “Ringrazio De Luca che mi ha chiamato, poi gli amici Renato Pozzetto e Lino Banfi che mi hanno fatto sorridere. Come vedete si parla di Benevento e non di altri centri e i risultati elettorali sono stati talmente brillanti che Di Maria può star tranquillo per le Provinciali”. A tutto Mastella, ancora per altri cinque anni alla guida di Benevento, non una deadline per lui che instancabilmente si appresta a compiere a febbraio prossimo 75 anni: “Sono uno di quelli che vorrebbe morire sul campo: farò politica fino all’impossibile”.