Fotografie caricate sui social da un cittadino e poco dopo eliminate hanno fatto scattare l’allarme della Soprintendenza dei Beni Archeologici. Le immagini raccontavano di uno sbancamento con escavatore su Monte Pugliano. L’attività di movimento terra non era in regola, in quanto nessuna autorizzazione era stata richiesta per lavori del genere su un sito di alto interesse archeologico. La Legambiente cittadina, che vede come referente Grazia Fasano, non è restata a guardare e ha subito provveduto a inoltrare una denuncia contro ignoti per escavazione abusiva.
“Un escavatore è entrato nel bosco – ha dichiarato tramite social la Fasano – Vogliamo sapere chi ha autorizzato e perché. La Soprintendenza non aveva ricevuto alcuna richiesta di autorizzazione di lavori, che se concessa avrebbe previsto prescrizioni e la presenza sul posto di un archeologo a seguire le operazioni e di certo non avrebbe concesso l’utilizzo di un escavatore. Sull’area era inoltre assente un cartello di cantiere, obbligatorio per lavori in atto”.
Una escavazione abusiva, dunque: macchine tanto grandi e a quanto pare nessuno ha autorizzato né visto nulla. E allora di cosa si tratta? Pochi giorni fa, il vicesindaco di Telese Terme, Vincenzo Fuschini, ha annunciato l’importante intervento di messa in sicurezza e valorizzazione boschiva di Monte Pugliano, resosi necessario in quanto la pineta del sito presenta alberi malati, altri caduti e pericolanti. L’attività di messa in sicurezza, come dichiarato dall’amministratore telesino, consentirà una ricrescita più rapida delle essenze della macchia mediterranea a vantaggio della biodiversità locale. Ma questa sembra una operazione ben differente da quella dello sbancamento abusivo su un’area che deve essere inserita nel Parco Nazionale del Matese.
“Non voglio pensare che si tratti dei lavori relativi alla messa in sicurezza di cui si è parlato in questi giorni – ha proseguito la Fasano – Quel progetto, da quello che ci risulta, prevede solo il taglio dei pini e dei cipressi, e non ci risulta che siano previsti sbancamenti o opere di movimento terra. Tra l’altro le prescrizioni dello Stap Foreste della Regione Campania in merito al progetto di taglio addirittura consigliano di utilizzare animali da soma per non modificare l’orografia e per non danneggiare la vegetazione sottostante. Lo stesso Avviso pubblico del Comune di Telese Terme per l’ individuazione della ditta appaltatrice non fa menzione di opere di movimento terra”.
Così ha concluso la referente dell’associazione ambientalista telesina: “Vista la gravità dei fatti, ci saremmo attesi anche attraverso questo social qualche commento da parte degli amministratori comunali, che forse ancora non hanno deciso cosa rispondere”.
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